ARMI ESERCITO ITALIANO

Beretta MG 42/59

La Maschinengewehr 42 (o MG 42), nota anche con il nome di Falce di Hitler, in calibro 7,92 mm è stata la mitragliatrice di squadra tipica dell'esercito tedesco dal 1942 fino alla fine della seconda guerra mondiale, dal settembre 1943 è stata anche utilizzata dall'esercito della Repubblica Sociale.
Dall'epoca del suo ingresso nel secondo conflitto mondiale ad oggi, non ha ancora eguali come cadenza di fuoco, affidabilità e semplicità d'uso. Fino a pochi anni fa era considerata un'arma di complemento. Considerato il suo peso elevato (circa 12 kg) veniva utilizzata per fuoco di copertura da ben tre uomini. Un capoarma, addetto al suo utilizzo, un 1° servente addetto al trasporto e al carico delle munizioni ed un 2° servente preposto al trasporto del trepiede che pesa circa 13 kg, in questo modo era possibile garantire un volume di fuoco efficace e costante, interrotto soltanto quando c'era la necessità di sostituire la canna. Il calibro dei proiettili era 7,92 mm (il calibro del fucile d'ordinanza della fanteria tedesca)
Il progetto MG 42 risale al 1939 dopo che l'esercito tedesco si rese conto che MG 34 si era rivelata troppo costosa e meccanicamente complessa per essere prodotta in grande quantità.
La Maschinengewehr 1942 è prodotta quasi interamente in lamiera stampata (il che ne facilita la produzione e il trasporto) e usa proiettili calibro 7,92 Mauser inseriti in nastri metallici (50 o 250 colpi) o in caricatori a tamburo (75 colpi) e può sviluppare una cadenza di fuoco impressionante: ben 1200 colpi al minuto.
All'aspetto l'MG42 non era molto diversa dall'MG 34, ma richiedeva la metà delle ore per essere realizzata e costava 250 Reichsmark contro 375. L'elevatissima cadenza di fuoco faceva riscaldare la canna più velocemente dell'MG 34, motivo per cui fu resa più semplice la sua sostituzione, che, ad opera di un servente esperto e con l'uso di guanti da fonderia poteva avvenire in pochi secondi.
Molte armi moderne richiamano questo gioiello della tecnologia bellica. La stessa M-60 americana ne riproponeva alcune soluzioni tecniche. L'MG 42 esordì nel 1942 in Egitto, nella Battaglia di Alam Halfa, rivelandosi subito assai temibile.
L'MG 42 spara con un meccanismo che sfrutta il principio della chiusura geometrica in cui l'otturatore è fornito di vincoli meccanici che ne garantiscono la chiusura. Tale sistema di chiusura a rulli, non va confuso con i meccanismi di chiusura metastabili (tipo Heckler and Koch) in cui i rullini (simili a quelli della MG 42/59) non servono per garantire la chiusura ma per ritardare l'apertura dell'otturatore in fase di sparo. Inoltre per evitare il surriscaldamento della camera e quindi l'autoaccensione di una cartuccia (cook off) l'arma inizia il ciclo di funzionamento con l'otturatore aperto. Ha una sola modalità di fuoco, completamente automatica.
Numerose le varianti di questa ottima arma, tutt'ora insuperata, introdotte dopo la Seconda Guerra Mondiale. La versione più diffusa attualmente in produzione è la MG 3 utilizzata dall'esercito tedesco (e costruita su licenza anche in Pakistan, Turchia e altri paesi). L'esercito austriaco adotta una propria versione denominata MG 74, mentre quella italiana è prodotta dalla Beretta e denominata MG 42/59 (dall'anno della sua introduzione, il 1959). La modifica principale rispetto alla versione originale riguarda il calibro, che è passato dal 7,92 × 57 JS (od 8 mm Mauser) al 7,62 × 51 NATO. Inoltre si è ridotta sensibilmente la celerità di tiro, con l'installazione di due diversi otturatori e ammortizzatori, con l'effetto di variare la cadenza di fuoco tra i 1100-1300 colpi/min in un caso e 700-900 nell'altro (820 colpi/min. per la MG 42/59 italiana). Proprio nel caso della MG 42/59 prodotta da Beretta, c'è da considerare che una delle modifiche fondamentali, oltre al cambio di calibro, è stata la modifica dell'otturatore che dal peso originale di 800 grammi è passato a quello di 1200 proprio per rallentare la sua azione. Infatti uno svantaggio di quest'arma è dovuto al surriscaldamento della canna che non garantisce una raffica superiore ai 250 colpi.
Esistono poi altre versioni di quest'arma, utilizzate da molti eserciti nel mondo, con modifiche più o meno marcate e nomi diversi, come la M53 della ex-Jugoslavia.
Specifiche tecniche
Calibro
7,92 × 57 mm (8 mm Mauser) o 7,62 x 51 mm NATO
Cadenza di tiro
1200-1500 colpi/min
Velocità alla volata
755 m/s circa
Gittata
1500 m
Lunghezza
1220 mm
Peso
11,60 kg
Alimentazione
75 (caricatore circolare)
250 (nastro)


Browning M2


 
La mitragliatrice pesante Browning M2 soprannominata Ma Deuce dai militari che la utilizzano è un'arma pesante progettata poco dopo la fine della prima guerra mondiale da John Browning.
La M2 è largamente utilizzata per gli
armamenti dei veicoli terrestri e per gli aerei in forza all'esercito

 degli Stati Uniti, soprattutto durante la seconda guerra mondiale.
Progettata inizialmente come arma per aeroplani fu dapprima selezionata per la fanteria e adottata come Model 1921 dall'esercito statunitense ed utilizzata come arma antiaerea e anticarro. Nel 1932 al progetto originario furono apportate piccole modifiche come la canna bucata per migliorare il raffreddamento della stessa che portarono alla ridefinizone dell'arma come M2 e in seguito M2HB (Heavy Barrel, canna pesante) con un ingegnoso meccanismo per il rapido cambio canna nel caso di surriscaldamento chiamato QCB (Quick Change Barrel). Della M2 è stata sviluppata anche una versione leggera dal peso di 27 kg. Attualmente la FN ha sviluppato una versione migliorata denominata M3.I giapponesi utilizzarono durante la Seconda guerra mondiale la Tipo 1, una copia della M2 camerata per la cartuccia giapponese da 12,7mm.
La longevità di tale arma ormai è leggendaria dato che nessun esercito vuole abbandonarla, riconoscendole doti di efficacia ed affidabilità. Negli USA vi sono stati e vi sono parecchi programmi di sostituzione, ma finora nessuno è stato adottato. Attualmente vive una nuova giovinezza integrata nelle nuove minitorrette telecomandate installate su mezzi blindati e corazzati, come la Hitrole della OtoBreda.


BROWNING M2
    Calibro

12,7 × 99 mm
(.50 US / .50 BMG)
    Cadenza di tiro

600 colpi/minuto
    Velocità alla volata

893 m/s
    Gittata

1 800 m
    Lunghezza

1 651 mm
    Lunghezza della canna

1 143 mm
Peso

38,14 kg
(58 kg con treppiedi)


FN Minimi



 
 La FN Minimi (dal francese Mini-mitrailleuse - mini mitragliatrice) è una mitragliatrice leggera calibro 5,56 × 45 mm NATO a sottrazione di gas prodotta dall'azienda belga Fabrique Nationale de Herstal (FN).
Nata in sostituzione della precedente FN MAG in calibro 7,62 x 51 mm, è utilizzata dall'esercito statunitense con la denominazione M249 SAW (Squad Automatic Weapon - mitragliatrice di squadra).
La struttura di questa arma è lineare e testimonia una costruzione e produzione secondo standard europei. La sua struttura ha un'impostazione simile a quella della MAG, ma è fornita di un dispositivo rotante di bloccaggio che scorre nel castello dell’arma. Il peso complessivo, grazie alla nuova progettazione, è di circa un terzo inferiore alla MAG , e resta inferiore persino con il caricatore da 200 colpi e bipede.
L’alimentazione è stata uno dei maggiori particolari d’innovazione nel progetto, perché si è trovato il modo di ripiegare il nastro all’interno di un contenitore sistemato sotto l’arma. Esso contiene 100 o 200 colpi calibro 5,56 NATO (M193 nella denominazione USA), ma è possibile sostituirlo con un caricatore laterale da 30 che è lo stesso dell’M16 statunitense e degli italiani Beretta AR 70/90 e 70/90 SCP. È fornita di una maniglia per il trasporto, e di un bipede per il fuoco a terra, ma l’arma è anche utilizzabile in piedi dato il ridotto rinculo. La canna ha una bocca a leggero tromboncino. L'arma spara con una cadenza di tiro teorica di circa 600-700 colpi al minuto, ma la cadenza è modificabile tramite un regolatore di afflusso di gas posto sotto la canna;la canna è protetta da un copricanna a sezione rettangolare. È utilizzata dagli US Marines come arma di appoggio tattico a livello di squadra.
Nella versione ordinaria monta un calcio pieno in polimeri, ed è disponibile una versione con canna accorciata e calcio scheletrato e retrattile (versione Parà) per le truppe d'assalto. La versione SPW prevede invece una canna di lunghezza intermedia fra le due versioni precedenti, calcio simile a quello della versione Parà ed una guida di tipo Picatinny per mirini di vari tipi. Quest'ultima versione, lievemente modificata, è stata adottata dalle Forze Speciali statunitensi con il nome di Mk.46 model 0.
FN MINIMI



Peso
Lunghezza
Lunghezza canna
Munizionamento
Cadenza di fuoco
Modello Standard
7,1 kg
1040 mm
465 mm
a caricatore o a nastro
750/1000 colpi al minuto
Modello Parà
7,1 kg
914/776 mm
349 mm
a caricatore o a nastro
750/1000 colpi al minuto
Modello Mk.46 Model 0
5,75 kg
908/772 mm
406 mm
a nastro
750 colpi al minuto

    Calibro

5,56
    Munizioni

5,56 × 45 mm NATO
    Azionamento

operato a gas - raffreddato ad aria - fuoco automatico
    Cadenza di tiro

700 - 1500 colpi/min
    Velocità alla volata

925 m/s (modello standard)
866 m/s (Minimi Pará)
    Gittata

300 - 1000 m (800 m Parà)
    Lunghezza

1040 mm (modello standard)
    Lunghezza della canna

465 mm
    Peso

6.85 kg (modello standard)
6.56 kg (Minimi Pará)
5.32 kg (modello da veicolo)
    Alimentazione

caricatore da 30 colpi o nastro autodisintegrante da 100 o 200 colpi
    Organi di mira

mire metalliche

 



 


 

CORPI MILITARI

Le forze armate italiane o più semplicemente, forze armate (abbreviato FF.AA.) sono l'insieme delle componenti militari dello Stato.Le forze armate italiane sono tre più un'Arma elevata al rango di Forza Armata. In ordine di anzianità sono:Esercito Italiano, componente prevalentemente terrestre,Marina Militare, componente prevalentemente navale,Aeronautica Militare, componente aerea,Arma dei Carabinieri, con compiti principalmente di polizia militare, che il decreto legislativo del 5 ottobre 2000 n. 297, ha "elevato al rango di Forza armata", rendendola autonoma nell'ambito del Ministero della difesa.Sono parte integrante delle forze armate:Guardia di Finanza, corpo armato terrestre, navale e aerea, inserito organicamente nell'ambito del Ministero dell'Economia e delle Finanze con compiti di polizia economico-finanziaria, polizia giudiziaria, pubblica sicurezza e di concorso alla difesa militare dello Stato Italiano.Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana Corpo Militare dell'Esercito Italiano del Sovrano Militare Ordine di Malta Ordinariato militare.Il personale appartenente alle forze armate ed ai corpi armati dello Stato assume la denominazione di "militare".

MISSIONI

MISSIONI

Le Frecce Tricolore

Le Frecce Tricolori, il cui nome per esteso è Pattuglia Acrobatica Nazionale, costituente il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, sono la pattuglia acrobatica nazionale (PAN) dell'Aeronautica Militare Italiana, nate nel 1961 in seguito alla decisione dell'Aeronautica Militare di creare un gruppo permanente per l'addestramento all'acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti.Con dieci aerei, di cui nove in formazione e uno solista, sono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo, ed il loro programma di volo, comprendente una ventina di acrobazie e della durata di circa mezz'ora, le ha rese tra le più famose.Dal 1982 utilizzano gli Aermacchi MB-339PAN, e la sede è l'aeroporto di Rivolto (UD).






La livrea degli MB-339PAN usati dal Gruppo è data dalla caratteristica banda tricolore che attraversa la fiancata dell'aereo su sfondo blu. L'addome dell'aeroplano è grigio chiaro mentre i numeri di formazione sono degli adesivi gialli. Ai classici Aermacchi MB-339 in forza all'Aeronautica Militare Italiana sono stati tolti i serbatoi delle estremità alari, in quanto essi penalizzerebbero le prestazioni acrobatiche dei velivoli. Serbatoi subalari vengono prontamente allestiti per i voli di trasferimento a lungo raggio.Il fumo colorato viene generato per dispersione, ed è composto da olio di vaselina a cui vengono aggiunti pigmenti non inquinanti. La fuoriuscita di tale composto avviene attraverso un tubicino posto nello scarico posteriore dell'aeroplano.